Trattamenti acqua potabile – La Guida Completa per Comprende i Vantaggi di utilizzare i sistemi di Trattamento dell’Acqua Potabile
L’acqua potabile, come tutti sappiamo, è un’acqua che può essere bevuta senza nessun pericolo o danno per la salute umana. Ogni acqua potabile però può trasportare sostanze come calcio, sali, magnesio e ferro. Questi elementi non sono dannosi per l’uomo e non intaccano la qualità o la purezza dell’acqua di per sé.
Anche un’acqua potabile però, seppur sana e magari dal buon sapore non è automaticamente un’acqua buona per le nostre tubazioni e per i nostri impianti. Il trattamento di tutte le acque, comprese quelle potabili, è necessario proprio per salvaguardare tutti i nostri impianti casalinghi o industriali.
Un’acqua eccessivamente dura ad esempio può intaccare tutte le nostre installazioni ed è per questo che un trattamento dell’acqua con l’Addolcitore Acqua aiuta a prevenire la formazione di calcare nocivo e allunga la vita di tutti i nostri impianti alimentati ad acqua.
I trattamenti dell’acqua potabile aiutano a contrastare l’effetto nocivo dei contaminanti contenuti in essa. I contaminanti principali nelle acque potabili si suddividono in tre categorie: organici, inorganici e microbiologici. Nonostante la piena potabilità dell’acqua infatti essa può presentare caratteristiche organolettiche (colore, odore, sapore e torbidità) che ne intaccano la qualità. Le sostanza organiche che inquinano le acque potabili contengono tutte carbonio, sia naturale, sia artificiale (derivante da plastica, petrolio, carta).
Tra i contaminanti inorganici ad esempio ferro e mangalese, nella loro forma ridotta, sono tipici della acque sotterranee che restano limpide finché sotto al livello del terreno ma una volta portata in superficie, l’acqua diventa in poche ore in una soluzione torbida e giallastra. Un’acqua con queste caratteristiche non presenta rischi sanitari, ma ha caratteristiche indesiderabili: uno sgradevole sapore metallico e una possibilità importante di dar luogo a fenomeni di corrosione delle tubature.
Un altro contaminante inorganico e sgradevole è l’acido solfidrico, un gas facilmente riconoscibile dal caratteristico odore di uovo marcio che nonostante l’alta qualità, è spesso causa di corrosioni alle tubature. I principali contaminanti microbiologici dell’acqua sono infine microrganismi come elminti, protozoi, miceti (funghi), batteri e virus.
La nostra acqua potabile, affinché divenga più salutare e meno dannosa per i nostri impianti, può essere sottoposta a tre diversi tipi di trattamento: microfiltrazione, ultrafiltrazione e osmosi inversa. Ognuna di queste tecnologie garantisce chiaramente risultati diversificati, e si adatta in maniera altrettanto differente alle esigenze, al budget e alle necessità del cliente specifico.
La filtrazione è, fin dai secoli passati, una delle tecniche di trattamento dell’acqua più utilizzate. Nella filtrazione il primo passo è necessario per eliminare i solidi sospesi di varie dimensione e natura. Le tecniche di separazione solido-liquido sono svariate e differenti. La separazione per gravità rimuove tramite decantazione il materiale grossolano in sospensione. La filtrazione con mezzi granulari come i filtri a sabbia, che può essere abbinata a prodotti chimici.
La filtrazione fisica tramite barriere e senza l’utilizzo di prodotti chimici e infine i trattamenti di separazione a membrana. Lo scopo della trattazione è sempre quello di migliore la qualità dell’acqua domestica e non, ma la tipologia di tecnica utilizzata dipende dagli elementi presenti nell’acqua e dal livello di purezza ricercato. Tra tutti i trattamenti dell’acqua potabile, il più utilizzato in casa è indubbiamente quello con separazione a membrana.
In questo sistema la filtrazione si effettua tramite delle cartucce filtranti ad azione meccanica. Al passaggio dell’acqua viene interposta una barriera a maglia con una determinata dimensione dei fori, che tanto più saranno piccoli tanto più sarà l’acqua chiarificata. Proprio la dimensione dei fori sarà la principale differenze ad esempio tra ultrafiltrazione e microfiltrazione.
Tra i diversi trattamenti dell’acqua potabile l’osmosi inversa è indubbiamente uno dei migliori per l’uso domestico. L’osmosi inversa è un processo di separazione dei corpi estranei all’acqua tramite lo sfruttamento di membrane semipermeabili. Queste membrane filtrati riesco a trattenere colloidi, minerali disciolti e batteri nell’ordine di grandezza fino a 0,1 micron.
La membrana osmotica è costituita da un corpo centrale ed intorno ad esso viene avvolta a spirale una tela semipermeabile. Una pompa spinge l’acqua da trattare nella membrana dove viene esercitata una pressione maggiore a quella osmotica, cosi da ottenere due diversi flussi in uscita.
La parte che attraversa la membrana è il permeato povero di sali che viene utilizzato e bevuto, mentre la parte di scarto restante è ricca di concentrazione salina, e si tratta appunto del concentrato di sali. Il trattamento ad osmosi inversa garantisce indubbiamente un risparmio sui costi, migliora l’efficienza energetica e assicura una costanza sulla qualità dell’acqua permeata. Inoltre un altro vantaggio non indifferente di questo sistema è la manutenzione ridotta al minimo durante il corso dell’anno, oltre che una disponibilità di acqua depurata ininterrottamente durante il giorno ed erogata secondo gusti e preferenze scelte.
A differenza dei trattamenti meccanici di filtrazione, dove viene eliminata la presenza di elementi indesiderati, con il condizionamento chimico le sostanze desiderate vengono aggiunte. Lo scopo di impedire fenomeni dannosi per gli impianti, come corrosioni, crescita microbica o incrostazioni, è raggiunta tramite sostanze chimiche in grado di modificare le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua.
Esiste una vastissima gamma di additivi chimici, e relativi dosaggi, che vengono utilizzati a seconda delle condizioni di pressioni o di temperatura dell’impianto. Gli additivi chimici ad utilizzo di sistemi ed impianti alimentati ad acqua sono regolamentati e concessi, ma sono ovviamente possono essere dannosi e pericolosi per la salute umana in caso di ingestione. L’utilizzo di prodotti chimici per il trattamento dell’acqua è però particolarmente vantaggioso in quattro macrosettori: piscine, caldaie, impianti a membrana e impianti di depurazione.
Nelle piscine un’acqua limpida e igienicamente sicura si ottiene soltanto tramite l’utilizzo contemporaneo di sistemi di filtrazione e reagenti chimici. I reagenti chimici più utilizzati in quest’ambito sono le sostanze disinfettanti, i flocculanti, i correttori di pH e gli antialghe. Nelle caldaie e negli evaporatori le alte temperature velocizzano reazioni come la corrosione, mettendo a rischio l’impianto stesso. Proprio per garantire la produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione invernale/estiva, si utilizzano prodotti chimici inibitori. Questi inibitori di incrostazioni impediscono la formazione di depositi di sali insolubili e disgregano quelli già esistenti.
Gli impianti a membrana molto spesso sono alimentati con acque dure che in breve tempo riducono l’efficienza del sistema a causa dell’intasamento delle membrane. In questi casi prodotti acidi, alcalini, detergenti e antiscalanti evitano le incrostazioni, migliorando il rapporto fra acqua utilizzata/scartata e salvaguardando il sistema stesso. Negli impianti di depurazione infine, prodotti disinfettanti, ossidanti, correttori di pH, flocculanti e riducenti sono utilizzati nei casi in cui acque ad utilizzo potabile necessitino di trattamenti di disinfezione o trattamenti chimici forti.
All’interno del vasto mondo del trattamento dell’acqua potabile la lampada UV rappresenta indubbiamente una valida alternativa. Le lampade UV germicide sono utilizzate solitamente per trattare le acque di pozzo per debatterizzarle prima di essere consumate. Queste acque provenienti da falde spesso contengono cariche batteriche derivanti dal terreno e non sono controllate. La scelta del sistema ad UV più adatto alle tue esigenze dipende principalmente da due fattori: qualità e portata dell’acqua.
Anche nel caso di luce UV, il primo passo prima della trattazione è sempre rappresentato dall’analisi dell’acqua. La qualità dell’acqua influisce molto infatti sull’efficacia delle lampade: spesso nelle falde è colma di fango o limo che deve essere trattenuto prima della lampada per evitare che i raggi Uv vengano resi inefficaci. Il secondo fattore da prendere in considerazione è la portata. Ogni lampada UV è in grado di garantire una radiazione sufficiente per una determinata quantità di acqua.
La manutenzione delle lampade UV è poi relativamente semplice: queste richiedono una sostituzione delle lampade ogni 9000 ore o una volta l’anno, devono essere accese continuamente per evitare pause in cui l’acqua non sterilizzata possa passare e necessita una volta l’anno di pulire il turbo di quarzo in cui è innestata. I vantaggi generali sono indiscutibili.
Innanzitutto è in grado di neutralizzare, tramite processo fisico e non chimico, il 99,9% dei batteri. Il sistema poi è tra i più economici in commercio ed inoltre molto efficace in quanto non altera minimamente le caratteristiche organolettiche nè il sapore dell’acqua.
Il primo passo per scegliere il metodo di trattamento dell’acqua più adatto alle tue esigenze è affidarsi ad un’azienda affidabile, certificata e specializzata. Questa si occuperà di effettuare un’analisi dell’acqua volta a comprendere quali siano i principali agenti contaminanti presenti e quindi quali sia il metodo di trattamento più efficace.
Oltre agli agenti nocevi da contrastare anche l’uso finale dell’acqua può cambiare di molto la decisione: tra acqua per utilizzo domestico, per alimentazione impianti o per piscina cambiano non solo il tipo di trattamento ma anche l’utilizzo o meno di additivi chimici. La portata, le caratteristiche organolettiche ricercate e il budget disponibile infine, sono altri parametri importanti da tenere in considerazione nella scelta del trattamento.
L’installazione di un qualsiasi sistema di trattamenti dell’acqua potabile è la scelta migliore possibile per garantire la sicurezza e il benessere del tuo organismo e di tutti i tuoi impianti domestici ed industriali. L’installazione è differente in base alla tipologia di metodo scelto ma tutti hanno in comune la tempistica piuttosto breve e soprattutto la necessità di essere effettuata da tecnici specializzati.
Scegliere la giusta filtrazione dell’acqua è importante ma assicurarsi una corretta manutenzione nel tempo è fondamentale per salvaguardare l’impianto. Il controllo periodico dei filtri, che tendono a sporcarsi ad ogni utilizzo, è la manutenzione principale necessaria per ogni sistema.
I filtri a osmosi inversa ad esempio sono quelli più soggetti a un eventuale intasamento delle membrane, mentre quelli a lampade UV hanno un tempo di resistenza temporalmente più elevato, circa una volta l’anno. Tutte le operazioni di manutenzione possono essere semplici per un tecnico esperto ma non per un consumatore alle prime armi, per questo affidarsi anche qui almeno inizialmente ad operai specializzati è una mossa prudente.
In sintesi quindi, adottare un metodo di trattamento dell’acqua potabile per la propria casa non solo migliora la qualità dell’acqua ma riesce soprattutto a salvaguardare la vita stessa degli impianti, evitando di incorrere in agenti nocivi o al formarsi di incrostazioni come il calcare. Quando si sceglie un sistema di trattamento delle acque potabili, è importante affidarsi ad esperti che considereranno adeguatamente problematiche specifiche dell’acqua, garantiranno la manutenzione e sceglieranno con cura, valutando costo, portata e capacità, del modello più adatto alle vostre esigenze.
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